Dico subito la verità, senza mezze misure: questo romanzo non mi è piaciuto.
Dopo aver tanto apprezzato “Venuto al mondo”, della stessa autrice, mi aspettavo grandi cose da questo libro, anche perché ne avevo sentito parlare bene. Ma così non è stato.
Già dalle prime pagine ho iniziato a storcere il naso e la sensazione di fastidio e, a tratti, repulsione non è passata nemmeno andando avanti con la lettura. Forse si è attenuata solo nell’ultimo capitolo.
La storia inizia con un incidente stradale subìto da una ragazzina di quindici anni. Quando lei viene portata d’urgenza in ospedale, in condizioni gravi, scopriamo l’identità dell’io narrante: è suo padre, Timoteo, un chirurgo di quello stesso ospedale.
Parte una corsa contro il tempo per salvarla, intervallata dall’immobilità del padre, impotente, che attende in una sala attigua a quella operatoria e inizia a raccontare proprio a lei, a sua figlia, che non può sentirlo, qualcosa del suo passato, o meglio di una donna del suo passato.
Un racconto che, in realtà, egli fa solo a se stesso, sentendone il bisogno. Anche perché, a mio avviso, il contenuto è brutale, disarmante, non adatto a una figlia adolescente.
Lo stile della Mazzantini è profondo, impeccabile. Ho ritrovato le sue metafore, le sue frasi evocative e alcune riflessioni in cui mi sono immedesimata. Ma allo stesso tempo a volte mi è sembrato forzato: il calarsi nei panni di un uomo con tutte le sue pulsioni non mi ha convinto pienamente.
Il protagonista, poi, mi è apparso troppo spesso detestabile, non riuscivo a comprenderlo.
Ma alcune frasi sull’amore e sulla paternità mi hanno molto colpito e, per questo, non posso che osannare la bravura e l’originalità con cui la Mazzantini tocca le corde dell’anima, rivoltandola completamente e restituendola nuova.
E allora bisogna solo fermarsi, apprezzare la potenza delle parole e “non muoversi”.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.