«Edgar è una di quelle persone che tutto quello che fanno lo fanno bene».
Ciò che adoro maggiormente, nei romanzi di Ken Follett, non è l’accuratezza storica, la semplice linearità della scrittura, le trame articolate, i numerosi punti di vista con cui sono sviluppati, gli intrighi e gli epiloghi perfetti.
No, ciò che amo di più sono i suoi personaggi, soprattutto quelli principali. Così puri, onesti, sinceri, che alla fine, dopo aver conosciuto le loro storie e aver sofferto e amato con loro, mancano come degli amici.
Questo libro non è stato diverso. Edgar e la sua famiglia, Ragna e Aldred, in particolare, sono riusciti a coinvolgermi nelle loro vite e mi hanno regalato un’esperienza indimenticabile, che porto con me anche ora che sono passati giorni dalla fine della lettura.
Non voglio soffermarmi sulla trama, che è facilmente reperibile ovunque online, piuttosto sulle sensazioni provate. Se, in parte, i personaggi maschili delineati dall’autore seguono sempre uno stesso ideale che si ripete (Edgar, per me, può essere assimilato a Tom il costruttore de “I pilastri della terra” e poi a Jack, così come ai protagonisti dei libri successivi, Merthin e Ned Willard), le vicende narrate e i diversi periodi storici conferiscono comunque una unicità che porta il lettore ad affezionarsi a loro.
Così come avviene per i personaggi femminili: donne forti, indipendenti, un po’ ribelli e desiderose di affermare la propria identità; donne che ammiro e di cui condivido gli ideali.
Non mancano, poi, i cattivi. Quelli che davvero ti fanno uscire fuori dai gangheri, che ti fanno arrabbiare e che non vedi l’ora ottengano la punizione che meritano per tutto l’odio e la sofferenza che hanno seminato.
Altro tema importante è la religione e anche in questo caso è spesso presente una biforcazione tra i giusti, i “buoni” e coloro che invece la sfruttano solo per ottenere dei vantaggi personali.
Insomma, ora che ho finito la “saga” di Kingsbridge non posso che augurare a tutti coloro che ancora non l’hanno letta di iniziare al più presto questa bellissima avventura, che vi assicuro resterà nel cuore, non importa quante “sere” e quante “mattine” passeranno!
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.