«Coccolati dai cuscini dell’agiatezza, viviamo da sempre un’epoca di letargo politico, mio caro amico, un’epoca che trovo estremamente noiosa, tant’è perfetta.»
La chiave dell’intero romanzo può essere racchiusa in queste parole, pronunciate dall’enigmatico personaggio di Mr Wuh, all’inizio della storia, ovviamente ignaro di tutto ciò che l’attende.
Mr Wuh vive in un microcosmo all’apparenza ideale, il mandamento di Hayal, dove la democrazia regna sovrana ed è alla base di ogni aspetto della vita dei cittadini. Un sistema che prevede, ma non ha di fatto mai affrontato, delle falle.
Quando queste arrivano, sotto forma di eventi moralmente ripugnanti, al limite del verosimile, il sistema vacilla, la perfezione pare incrinarsi definitivamente. Le leggi vengono cambiate, le persone messe alla gogna pubblica, i social impazzano e ognuno pare avere la verità in tasca, tanto che si sente legittimato a esprimerla, in riunioni infinite che non portano praticamente a nulla.
E allora si potrebbe rimpiangere quella perfezione, o è più bello crogiolarsi e stare a guardare cosa ancora accadrà, dove la democrazia porterà e come (o se) risolverà ogni crimine dettato dalla scelleratezza umana?
L’autore fa sfoggio di tutte le sue competenze nell’inventare di sana pianta un ordinamento giuridico all’apparenza ideale, mostrando allo stesso tempo come ogni principio e ogni teoria possono restare vuota retorica nel momento in cui si scontrano con le perversioni, le eccentricità e le convinzioni dell’uomo, e con tutti i difetti che è capace di esternare.
Lo stile asciutto e preciso, con molti dialoghi intervallati da momenti descrittivi, fa da collante alle vicende di tantissimi personaggi singolari, portando il lettore a chiedersi sin dove si arriverà.
Il rapporto di Mr Wuh con Mr Kah, così come quello con “la kari”, sono gli aspetti che maggiormente ho apprezzato (“l’amicizia è fatta di ricordi, non del presente”), ma un plauso generale va fatto ad Alessandro per la fantasia e l’accuratezza con cui ha congegnato l’intero mondo immaginario e le sue regole, mostrandone allo stesso tempo le contraddizioni.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.