Questo libro mi ha colpito in innumerevoli modi. Dapprima, mi ha colpito la presentazione che l’autrice ne ha fatto, sentita e ispirata. Allo stesso tempo, mi ha colpito la cover, che trovo bellissima, un dipinto splendente, opera sempre dell’autrice, doppiamente talentuosa. E ancora, una volta iniziato, mi ha colpito lo stile ricercato, filosofico, crudo e vivo. Da ultimo, ovviamente, mi ha colpito la storia, l’intreccio, l’epilogo inaspettato e il messaggio proclamato, che condivido in pieno.
Ma andiamo per ordine. Si tratta di un “thriller noir dell’anima”, come la copertina stessa anticipa; infatti si apre con la cruenta scena di un omicidio efferato, di quelli che nessuno vorrebbe vedere, di quelli che non dovrebbero esistere.
Il commissario Maya Desìo, turbata e coinvolta più del dovuto, indagherà insieme all’insostituibile ispettore Claudio Lorusso, per venire a capo del mistero della morte di Selvaggia, la bellissima e tormentata regista, che era stata condannata a sua volta per omicidio.
Inizieranno a profilarsi una serie di angoscianti rivelazioni, scandite dalle parole della stessa vittima, attraverso un intimo e personalissimo diario, a cui aveva affidato tutte le amare considerazioni sulla sua vita e su chi la circondava. Ma, mentre un amore travolgente sconvolge il commissario Desìo, privandola della capacità di opporsi alla passione, e le due protagoniste, indagante e vittima, si fondono e confondono in una serie di coincidenze e scherzi del destino, la voglia di rivalsa distrugge ciò che si è creato, la follia prevale e il male si contamina col bene, in una Puglia che si personifica e vive insieme ai protagonisti.
Un romanzo fatto di poche pagine, ma intense. Un romanzo che “non si legge in un fiato”, perché va invece compreso piano, assimilato nelle sue innumerevoli citazioni filosofiche e nelle descrizioni delle ossessioni dei personaggi, che sono un po’ quelle di ognuno di noi, ma che spesso riusciamo a non tirar fuori, salvandoci da noi stessi.
E se è vero che “i sogni sono la porta dell’universo”, a volte, purtroppo, diventano anche “le sbarre delle nostre Favole Sole”.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.