La cosa più bella di questo libro, per me, è la passione che ha mosso l’autrice nel realizzarlo, la quale emerge prepotente in ogni pagina.
Non sono una grande estimatrice di poesia, forse perché temo di non riuscire a comprenderla a pieno. Preferisco una prosa, semplice, diretta. Ma, di fatto, quelle presenti qui non le definirei poesie, più che altro riflessioni. Riflessioni profonde e tra le cui righe chiunque può immedesimarsi; “fermarsi”, come ben consiglia Vincenza.
Sì, perché la vita corre, non si può darle torto. Siamo costantemente bombardati da immagini, parole, pubblicità, slogan, musichette e chi più ne ha più ne metta. Invece a volte basta la semplicità per farci riscoprire il senso della nostra esistenza.
Il messaggio è chiaro: la vita va vissuta in ogni suo istante. Quindi sì, fermiamoci ad ammirare un panorama, gli occhi della persona cara, le viuzze di un paese sconosciuto o grandi monumenti noti a tutti. Fermiamoci e respiriamo, cogliamo le nostre sensazioni più profonde, riappropriamoci di noi stessi.
E, nel frattempo, scattiamo anche una foto, perché no? Questo è l’unico modo che conosciamo per far restare impresso per sempre davanti ai nostri occhi quanto già assimilato dal cuore.
Amo le foto, sono vita che si può archiviare e portare con sé, sono ricordi che non si possono cancellare.
“Come se la scrittura fosse a sua stessa volta una foto”: questa, fra tutte, è la frase che mi è piaciuta di più.
Noi che amiamo scrivere lo sappiamo bene, è questo il modo che abbiamo per “fotografare” le nostre emozioni.
L’augurio che faccio a Vincenza è quello di non perdere mai la sua spontaneità e la sua sincerità, di essere felice come quando ha realizzato questo suo sogno nel cassetto, “cedendo il passo all’emozione”.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.