Purple Lilies – Lavinia Morano

Leggere questo bellissimo romanzo è stato come immergersi totalmente dentro le scene di un film fantasy. A partire dalla ben scritta scenografia dei luoghi, che da un assaggio di Roma ci porta in un deserto in Egitto, da lì in una spiaggia del sud Italia e poi fino in Inghilterra, all’interno di una foresta circondata da strane storie di streghe e da inspiegabili avvenimenti.

Ma non sono stati principalmente i luoghi ad avermi toccato profondamente, quanto i personaggi. Tanti. Tutti ben caratterizzati e delineati, tutti con una propria personalità predominante, senza che ci venga risparmiata la presenza di grandi evoluzioni e di sconvolgimenti nelle loro vite.

Poi, ovviamente, le vicende, che si susseguono incalzanti facendoti letteralmente divorare le pur tantissime pagine, per scoprire sempre più di quegli eventi misteriosi, per arricchirti delle tante citazioni letterarie, per capire cosa si nasconde dietro la coltre annebbiata di una realtà apparente che cela tante altre verità, piano piano rivelate.

L’amore immortale tra Lilith e Keith è ciò che più mi ha commosso, emozionato, fatto tremare. È quello a cui tutti aspiriamo, ma che forse non è di questa vita. Ne porterò il ricordo nel cuore, insieme alla dolcezza e all’intelligenza sovrumana di Hope, che rivelano soltanto il suo bisogno di avere una madre che le doni anche solo una piccola parte di quello stesso amore.

Ci sarebbe davvero moltissimo da dire, ma credo che in fondo per carpire tutte le sensazioni che Purple Lilies è in grado di regalare bisogna solo fidarsi e leggerlo, perché ne vale veramente la pena, non foss’altro che per il bellissimo messaggio di speranza e di purezza che l’autrice ha voluto lasciarci, in questo mondo cupo e disincantato.

Brava, Lavinia, ti sono grata per avermi fatto sognare con la storia partorita dalla tua fantasia e per avermi fatto conoscere questo luminoso “giglio viola”!

Elena Inuso