Quando si pensa ai sogni, le accezioni che ne derivano sono quasi sempre positive. Sognare serve per vivere, per crearsi delle aspirazioni a cui tendere, per non limitarsi a esistere. Ma quando un sogno diventa talmente potente da oscurare tutto quanto, da impedire di vedere il buono che la vita offre, da scacciare la luce e da farci vivere, così, alla sua ombra, è quello il momento in cui anche i sogni più belli vanno abbandonati, per inseguire la concretezza dell’esistenza che ci è stata donata.
È questo ciò che capisce Greta, una giovane donna che sfida le convenzioni sociali del momento storico in cui vive, l’epoca in cui, ancora, una donna forte e determinata, che da sola vuole costruire il proprio futuro, non viene vista di buon occhio. È questo ciò che la porta a fuggire dalla sua tranquilla dimora nei pressi di Viterbo per tornare al suo paese d’origine, la Sicilia.
Ne deriverà un viaggio fatto da tante scoperte, sorprese, delusioni e lotte per affermare la propria identità e le proprie determinazioni. Ne deriverà una nuova consapevolezza e la certezza che, così come vi sono cose che non si possono cambiare, dolori che non si possono ignorare, allo stesso tempo tutto si può risolvere e superare.
Da questo romanzo, scritto con un linguaggio ricercato, a tratti melodioso e poetico, traspare sin dalle prime pagine un grande studio e un grande amore per la natura, che oserei definire, accanto a Greta, una protagonista occulta ma sempre presente, che l’accompagna nelle sue scelte e nelle sue sensazioni, non lasciandola mai sola, come invece lei crede di essere.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.